IQOS è innovazione. Anche nell’arte

ArtVerona è la manifestazione “slow” dedicata all’arte contemporanea, alla ricerca e alla sperimentazione. In un evento così eccezionale e dalle tematiche innovative, non poteva mancare IQOS, con un suo “space” concepito per ospitare due grandi artisti internazionali Azuma Makoto e Antoine Le Grand.

150 gallerie, 6 sezioni espositive, 23.000 espositori, 480 collezionisti e 1.150 artisti. Questi i numeri di ArtVerona che apre il 12 ottobre e si propone come manifestazione raccolta, all’approccio “slow”, teso alla ricerca e alla sperimentazione. Date le premesse non poteva mancare un IQOS Space. Un’area studiata per accogliere le opere di due artisti che sono legati alla filosofia Philip Morris: Azuma Makoto e Antoine Le Grand.

Lo Space firmato IQOS è una location unica che unisce l’allure della galleria d’arte – con l’esposizione di opere dei due artisti in progetti site-specific – alle limited edition firmate IQOS. In particolare, la 2.4 Plus Blue Limited Edition e tutti gli accessori – cap colorati, pochette in pelle e astuccio Duo Folio – nei colori più ricercati della stagione.

ArtVerona. Opening il 12 ottobre

La manifestazione è perfetta per accogliere la voglia di cambiamento di IQOS. Infatti, sotto la direzione artistica di Adriana Polveroni per il secondo anno, ArtVerona consolida il suo posizionamento. Conferma l’impegno a sostenere un modello fieristico dal tratto distintivo, con un collezionismo di nuova generazione, promuovendo un nuovo sistema dell’arte italiana. Come testimoniano #backtoItaly e il tema della manifestazione: “utopia”.

I visitatori potranno perdersi attraverso i due padiglioni: l’uno dedicato agli artisti storicizzati del dopoguerra, l’altro indirizzato agli artisti delle ultime generazioni. Sei, invece, sono le sezioni espositive: Riproposte Grand Tour, dove l’attenzione all’Italia si concretizza in opere di artisti italiani o con uno sguardo sulla nostra realtà; Raw Zone, spazi essenziali per one show; Scouting, area di ricerca con proposte progettuali più strutturate; i9 – Spazi Indipendenti, format dedicato a collettivi e spazi no profit impegnati nei linguaggi del contemporaneo e Main Section, con un’attenzione agli artisti mid career, oltre che ai Maestri e ai più giovani.

IQOS Space ospita Azuma Makoto e Antoine Le Grand

In questo concept così particolare e “fuori dagli schemi” non poteva, appunto, mancare IQOS.  Prodotto con oltre un decennio di ricerca e sviluppo da parte di Philip Morris International. 

ll dispositivo smoke free che scalda il tabacco senza bruciarlo, alternativo alle sigarette tradizionali, conferma l’impegno del gruppo per un futuro senza fumo. L’IQOS Space accoglie e presenta ai fumatori adulti e a chi già usa IQOS due progetti speciali e innovativi studiati appositamente da artisti internazionali.

IQOS Embassy di Roma ospita i nuovi talenti della lirica italiana

Antoine Le Grand, classe 1956, fotografo, è noto per i suoi ritratti di personaggi del mondo dello spettacolo. Nell’arco della sua carriera ha immortalato tanti volti noti tra cui Iggi Pop, David Lynch, Charlotte Rampling, Vincent Cassel. L’artista, focalizzato sui ritratti, ha accolto la sfida di un progetto ad hoc per IQOS confrontandosi con la fotografia still life, che rappresenti il  dispositivo. “IQOS è puro ed elegante” – afferma Le Grand –“Galleggia come uno shuttle nello spazio, lasciando forze e vibrazioni luminose. Essendo un ritrattista, fotografare immagini di nature morte è un esercizio eccitante e meticoloso. Arte, scienza e tecnologia creano la fotografia”. Il risultato? Appeso alle pareti dell’IQOS Space in speciali light box per un effetto spaziale.

Mentre Azuma Makoto, classe 1976, è un noto flower artist giapponese. Un uniqum che cerca di unire la tradizionale arte giapponese della disposizione dei fiori con l’innovazione, per creare opere d’arte originali. La sua arte consiste nel tentativo di dare vita perpetua a fiori e piante. Come in Shiki, scultura botanica, creata appositamente per IQOS, costituita da un pino giapponese all’interno di una cornice metallica a forma di cubo. Rispettando la dignità della natura, Makoto riesce nel tentativo di elevarne gli elementi a livello di opere d’arte, cambiandone le regole e andando oltre la tradizione. Anche Shiki sarà in mostra all’interno dello spazio IQOS.

La cifra innovativa di IQOS

L’impegno di Philip Morris International nel sostenere i progetti più innovativi e all’avanguardia è ancora una volta confermato dalla collaborazione tra IQOS e i due artisti. Veri e propri game-changer del mondo dell’arte e della fotografia, che sono stati capaci di segnare una svolta radicale nell’ambito della propria disciplina.

IQOS Embassy: dove l’arte è di casa

IQOS Embassy di Roma ospita l’arte floreale di Azuma Makoto

Le IQOS Embassy non sono soltanto un luogo d’incontro ma una vera e propria realtà culturale.

Gli spazi contemporanei creati da IQOS sono luoghi in cui è possibile ampliare le proprie conoscenze artistiche e ammirare talenti che fanno dell’innovazioneun paradigma della loro produzione.

Azuma Makoto, flower artist giapponese classe 1976, è uno di questi. Nel 2002, insieme a Shunsuke Shiinoki, ha fondato Jardins des Fleurs, un negozio di fiori haute couture specializzato nella creazione di bouquet floreali su richiesta. Nel 2005 inizia a esplorare il potenziale espressivo dei fiori, realizzando le sue prime sculture botaniche.

In seguito a una mostra personale a New York, le sue creazioni vengono esposte in musei e gallerie di tutto il mondo. Nel 2009 fonda il laboratorio sperimentale AMKK – Azuma Makoto Botanical Research Institute. Da allora ha continuato a sperimentare e a ricercare la bellezza delle piante da un punto di vista innovativo. Nel rispetto della natura, ha portato piante e fiori al livello di vere e proprie opere d’arte.

Per l’IQOS Embassy di Roma, ha creato una sorprendente scultura botanica inedita, costituita da un pino giapponese iscritto all’interno di un telaio cubico in acciaio e dedicata ad per evocarne il piacere ecologico e naturalista.

Questa scultura di grandi dimensioni è stata esposta insieme a una serie di affascinanti fotografie del progetto Shiki.